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Intorno ai messaggi di Schubert

31/01/2021 14:16

Caterina Barontini

Ottocento, Romanticismo, Franz Schubert, Liederistica,

Intorno ai messaggi di Schubert

La musica di Schubert è specchio di un pensiero limpido e incisivo che nei Lieder sgorga spontaneamente dalla parola e nella musica strumentale è poesia sonora.

Oggi Franz Schubert compie 224 anni! Era nato a Vienna il 31 gennaio 1797; morì a soli 31 anni nel 1828. Per festeggiare idealmente il suo compleanno vorrei condividere con voi un percorso attraverso i messaggi della sua musica, limpida e incisiva, anche se si tratterà di un piccolo sentiero tracciato tra le sue foreste sempreverdi e vette perenni. Sì, perché l'anima di Schubert, come quella di ogni Artista, è simile a un parco incontaminato: accostarsi al suo pensiero richiede raccoglimento, silenzio interiore, sguardo attento e discreto e anche coordinate per orientarsi, come se si stesse entrando in un santuario della natura. Vi racconterò la mia prospettiva, sapendo che non esaurirà tutti i paesaggi possibili, ma forse potrà farvi da guida per scoprirli.

Prima di iniziare vorrei lanciare degli indizi che permettano anche ai meno assidui frequentatori di sale da concerto di individuare la figura di questo grande Maestro. Una prima idea proviene dalla storia del cinema: in Barry Lyndon di Stanley Kubrick (1975), la colonna sonora comprende l'Andante con moto dal Trio n. 2 (op. 100) per violino, violoncello e pianoforte. Altre idee provengono dalla cultura musicale generale: una perla è la celebre Ave Maria e un grande tesoro la Sinfonia n. 8 detta Incompiuta; brani molto amati tratti dalla sua produzione pianistica sono i quattro Improvvisi op. 90 per pianoforte, o la Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani.
Schubert compose anche undici Sonate per pianoforte; brani cameristici tra cui 15 Quartetti per archi, un Quintetto per archi e un Quintetto per pianoforte e archi detto "La trota"; sette Sinfonie compiute e sei Messe; ma ha scritto anche più di 600 Lieder per canto e pianoforte, gemme di rara bellezza, che hanno reso Schubert l'iniziatore e il più grande esponente del Lied romantico.

Lied significa canzone: il Lied è una forma vocale della tradizione tedesca coltivata tanto nella musica popolare quanto in quella d'arte. Schubert seguì l'evoluzione del Lied dal canto corale di epoca luterana al canto accompagnato del Settecento e la portò a compimento in linea con la nuova sensibilità artistica, rendendo il Lied una forma privilegiata di espressione di sentimenti, stati d'animo ed emozioni soggettive. Così Schubert creò il Lied ottocentesco, una forma elevata in cui la poesia si fa canto: il testo poetico in tedesco è intonato dalla voce, mentre il pianoforte sviluppa un manto sonoro tutt'intorno, a tratti nascosto, a tratti intrecciato alla melodia principale. È un manto che a volte si svolge come un tappeto rosso, per introdurre il canto, commentare delle pause della voce o concludere il brano; altre volte fa da tappeto volante, esaltando il significato della melodia, innalzandola verso armonie celesti per farla brillare.
 
Il pianoforte è al servizio della voce ed entrambi sono al servizio della poesia. La condotta vocale è svolta come carezza del verso, accento che scolpisce la parola, intervallo che ritrae i moti dell'anima; il tessuto sonoro del pianoforte amplifica e prolunga l'emozione e ne mette in rilievo il senso. Tutto questo è sorgente spontanea che sgorga dalla sua sensibilità armonica e inventiva melodica, in una straordinaria sintesi espressiva che oggi si dona a noi come ai suoi amici, riuniti intorno al pianoforte nelle serate artistiche e musicali dette Schubertiadi. Perché bisogna essere tra amici per condividere il mistero del mondo e della vita.

"Quando volevo cantare l'amore, si trasformava in dolore;
quando non volevo cantare che il dolore, questo si mutava in amore.
Così dolore e amore si sono divisi la mia anima."
Franz Schubert

Con le radici nel mistero, Schubert ha sviluppato talvolta le melodie di alcuni suoi Lieder all'interno di composizioni strumentali svincolate dal testo: è il caso del Lied "Die Forelle" ("La trota"), il cui tema compare nel penultimo movimento (Tema con variazioni - Andantino) dell'omonimo Quintetto con pianoforte (un inconsueto organico: violino, viola, violoncello, contrabbasso e pianoforte). Un caso analogo è quello del Lied "Der Tod und das Mädchen" ("La morte e la fanciulla"), del 1817, sviluppato in forma di Quartetto nel 1824 (quando ormai Schubert sentiva vicina la morte): il secondo movimento si fonda sulla melodia in ritmo dattilico presente in apertura e chiusura del Lied. Mi appassiona tanto sentire come questa metamorfosi lascia intatto il solco tracciato dalla parola e conserva il seme dell'invenzione musicale, che nel Lied si abbandona al significato poetico e rinasce arbusto, mentre nella composizione strumentale più complessa diventa un grande albero.

Lascio al lettore la scelta di cliccare su uno o più dei link presenti.
 
Alla prossima!
 
Caterina Barontini

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