Prima di iniziare vorrei lanciare degli indizi che permettano anche ai meno assidui frequentatori di sale da concerto di individuare la figura di questo grande Maestro. Una prima idea proviene dalla storia del cinema: in Barry Lyndon di Stanley Kubrick (1975), la colonna sonora comprende l'Andante con moto dal Trio n. 2 (op. 100) per violino, violoncello e pianoforte. Altre idee provengono dalla cultura musicale generale: una perla è la celebre Ave Maria e un grande tesoro la Sinfonia n. 8 detta Incompiuta; brani molto amati tratti dalla sua produzione pianistica sono i quattro Improvvisi op. 90 per pianoforte, o la Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani.
Lied significa canzone: il Lied è una forma vocale della tradizione tedesca coltivata tanto nella musica popolare quanto in quella d'arte. Schubert seguì l'evoluzione del Lied dal canto corale di epoca luterana al canto accompagnato del Settecento e la portò a compimento in linea con la nuova sensibilità artistica, rendendo il Lied una forma privilegiata di espressione di sentimenti, stati d'animo ed emozioni soggettive. Così Schubert creò il Lied ottocentesco, una forma elevata in cui la poesia si fa canto: il testo poetico in tedesco è intonato dalla voce, mentre il pianoforte sviluppa un manto sonoro tutt'intorno, a tratti nascosto, a tratti intrecciato alla melodia principale. È un manto che a volte si svolge come un tappeto rosso, per introdurre il canto, commentare delle pause della voce o concludere il brano; altre volte fa da tappeto volante, esaltando il significato della melodia, innalzandola verso armonie celesti per farla brillare.
"Quando volevo cantare l'amore, si trasformava in dolore;
Con le radici nel mistero, Schubert ha sviluppato talvolta le melodie di alcuni suoi Lieder all'interno di composizioni strumentali svincolate dal testo: è il caso del Lied "Die Forelle" ("La trota"), il cui tema compare nel penultimo movimento (Tema con variazioni - Andantino) dell'omonimo Quintetto con pianoforte (un inconsueto organico: violino, viola, violoncello, contrabbasso e pianoforte). Un caso analogo è quello del Lied "Der Tod und das Mädchen" ("La morte e la fanciulla"), del 1817, sviluppato in forma di Quartetto nel 1824 (quando ormai Schubert sentiva vicina la morte): il secondo movimento si fonda sulla melodia in ritmo dattilico presente in apertura e chiusura del Lied. Mi appassiona tanto sentire come questa metamorfosi lascia intatto il solco tracciato dalla parola e conserva il seme dell'invenzione musicale, che nel Lied si abbandona al significato poetico e rinasce arbusto, mentre nella composizione strumentale più complessa diventa un grande albero.
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